Considerazioni sul viaggio in Europa 2016

In quest’articolo riporto le mie considerazioni sul viaggio in Europa 2016.

COSA HO PORTATO CON ME PER IL VIAGGIO:

1) Astuccio con attrezzi ufficiali per la moto (è un astuccio che comprende tutto quello che serve per fare una riparazione veloce)

2) 4 candele.

3) 1 kg olio motore.

4) 2 set cinghie per bagagli.

4)tuta antipioggia.

5) 4 paia di guanti.

6) 6 magliette, 5 paia di mutande, 5 paia di calze, 2 paia di jeans, 2 maglioni, maglia termica, calza maglia, 2 rotoli di sacchetti per imballare i bagagli, 1 busta impermeabile per il passaporto e i vari visti. 1 tenda, 1 sacco a pelo, 1 materassino, pompa per gonfiare il materassino, 1 coperta, shampoo, bagno schiuma, spazzola, dentifricio, spazzolino, liquido contro le zanzare, lamette da barba, scarpe da ginnastica, serie di pastiglie contro tutti i malesseri che si possono prendere facendo un viaggio simile. macchina fotografica, video camera, una batteria supplementare per i vari dispositivi, cavi di alimentazione e ricarica, per il cellulare, e per i tutti congegni per immortalare il viaggio.1 antifurto per la moto, tom tom.

PAURE: La più grande paura era di rimanere bloccato lungo la strada con la moto, o di avere qualche incidente, è chiaro, non conoscendo le strade, il modo di guidare dei vari paesi che dovevo attraversare, era  diventata per me una fissazione. Avere un incidente, o rompere la moto significavano probabilmente dire addio al viaggio.

UNA SETTIMANA PRIMA: Se qualcuno fosse stato superstizioso, sarebbe sicuramente andato in panico, infatti, una settimana prima ad un raduno in Croazia, mi ero accorto che dalla primaria gocciolava olio. Non lo nascondo, ci sono rimasto davvero molto male!! Questo, perché la moto nel mese di gennaio era stata dal mio meccanico per sostituire proprio la primaria.

Sembravo spacciato, troppo poco tempo per rimetterla a posto, e chiaramente affrontare un viaggio di 9.000 km era improponibile in quella situazione. Il lunedì mattina raggiunta Udine, mi sono recato in officina, il titolare mi aveva assicurato che l’avrebbe messa a posto, in tempo per la partenza!! (meno male). Mercoledì sera, (neanche 48 ore alla partenza) mi squilla il telefono. Era il meccanico ! La mia moto era pronta, ma vi era ancora un problema!!!

Quando viene chiusa la primaria la guarnizione deve asciugare almeno 76 ore per essere sicuri che possa fare il suo lavoro nel migliore dei modi….atteso questo tempo, si poteva quindi chiudere il carter.

Morale ….. venerdì mattina mia figlia mi ha portato a Udine in macchina con tutti i bagagli, e il meccanico ha anticipando l’entrata al lavoro per richiudere il carter,  praticamente sarei partito con la moto, tagliandata e perfettamente a posto!!

E POI C’E’ SEMPRE IL DUBBIO DI AVER DIMENTICATO QUALCOSA!!

Preparando i bagagli avrò controllato mille volte, se avevo preso tutto, ma anche nei primi km del viaggio nella mia testa non ero convinto di aver preso tutto.

IL VIAGGIO:  Nel complesso tutto il viaggio è stato tranquillo senza intoppi, a parte la pioggia, il freddo e le strade che in qualche tragitto non erano poi così perfette. Fortunatamente non abbiamo mai avuto un problema sulla moto, mai un intoppo. Abbiamo invece avuto problemi per i rifornimenti, infatti TUTTI I DISTRIBUTORI DI CARBURANTE  ERANO SPROVVISTI DI CASSA PER PAGARE IN CONTANTI, E SISTEMATICAMENTE O LA CARTA DI CREDITO O IL BANCOMAT NON VENIVANO ACCETTATI. Meno male che eravamo in 2, perciò se io non riuscivo a pagare fortunatamente il mio socio riusciva a pagare per entrambi, e viceversa. E SICCOME, SIA BANCOMAT CHE CARTA DI CREDITO SONO ABILITATE PER L’ EUROPA E FANNO PARTE DEL CIRCUITO  VISA, ATTENZIONE!!! FATE MOLTA ATTENZIONE SOPRATUTTO SE VIAGGIATE SOLI.

Durante  il viaggio abbiamo avuto solamente un problema per il pernottamento, in Germania.

Siamo arrivati alle 02 di mattina dopo lo sbarco dal traghetto, ed è stata dura trovare una qualsiasi struttura per riposare!! In media  riuscivamo  a trovare sistemazioni che andavano dalle 30 ai 40 euro per notte, camere confortevoli e pulite, a parte 2 volte che abbiamo dormito in campeggio in tenda.

E’ proprio vero che CAPO NORD devi sudartelo!!!!

Posti incantevoli, panorami mozzafiato, ma strade pericolose, gallerie fredde e bagnate, e poi il pericolo costante delle renne che ti sbucavano sulla strada in qualsiasi momento.

Naturalmente per arrivare fino al famoso mondo, non basta percorrere tutta la strada, ma devi anche pagare 25 euro!!

TUTTO IL MONDO E’ PAESE. 

C’è stato un luogo dove veramente entri con un stato d’animo e ne esci distrutto!!! IL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI AUSCHWITZ!!!!

Premetto che tutto il viaggio è stato programmato per questa visita, erano anni che volevo visitarlo, capire e finalmente ci sono riuscito.

Arrivati nei pressi del campo di concentramento, abbiamo avuto problemi a trovarlo. Il tom tom mi diceva che ero arrivato, ma non vedevo la struttura, infatti è situato in mezzo alle case, praticamente apri la finestra e vedi i vari padiglioni.

Finalmente dopo averlo trovato, siamo andati a vedere quanto costasse l’ingresso, e con stupore abbiamo scoperto che dopo le ore 15 potevamo entrare gratis senza guida. Devo dire che con immenso dolore, ho notato quanto l’essere umano riesce a speculare su i suoi simili. Ristorante, bar, banca, negozi per comprare qualche ricordo, libreria. VERGOGNOSO!!!!!!!

Per tirarla corta, appena entrati, siamo stati catapultati in un mondo irreale fatto di dolore, ogni singolo mattone gridava dolore!!!! Dopo quasi 3 ore di visita, uscendo il mio stato d’animo era cambiato e avvertivo una sensazione di freddo e di malessere generale!!(le scuole di tutto il mondo dovrebbero portare i propri alunni, a vistarlo per far capire quanto odio può sprigionare un essere umano, altro che settimana bianca o gita a Londra!)

Un’altra città che mi ha sorpreso molto è stata Stoccolma.

Una città bellissima giovane piena di allegria, molto bella, la consiglio.

IN LETTONIA invece, mi è successa una cosa veramente fuori dal comune.

Semaforo rosso, sono fermo in attesa del verde…che finalmente arriva… parto, 1,2, 3 marcia, mezza curva, faccio 50 metri, tac!! Paletta, polizia.

Mi fermo tiro via il casco, scendo e si avvicina un uomo con la divisa se si può dire divisa, con una pistola anni 70!!! Mi guarda mi domanda: Italiano??? Alla mia risposta “si!”, incomincia a muovere la testa come a dirmi ” qui per te si mette male…”

Mi mostra questa pistola e mentre io la guardo lui, pigia dei bottoni su uno strumento e sul display s’incominciano a vedere strani numeri.50,80,90…. poco dopo mi dice “Sono 120 euro di multa !” e mi chiede anche dove fossi diretto. Io gli rispondo, che  era impossibile che andassi così veloce, al massimo potevo aver raggiunto i 60 Km/h, e che stavo andando a Capo Nord .

A quel punto mi dice “Ok !! ok!!”  Sono 20 euro!!!

Io , estraniato, tiro fuori il portafoglio gli do i 20 euro, e lui girandosi furtivamente con la schiena verso la strada se li mette in tasca (tipo nessuno deve vedere).

Mi saluta monta su quel furgone della polizia anni 50, e allora io me ne sono andato. Non un verbale, non una ricevuta, niente!!! Pazzesco!!

CONFINE RUSSO!! Altra tappa da inferno dantesco.

Arrivati davanti al confine russo a mezzogiorno,abbiamo trovato un cancello e una sbarra che dava la sensazione di chiusura. Infatti non eravamo convinti di essere al posto giusto. Fortunatamente da una porta un soldato, in un inglese così così, ci indicava ad andare in una via laterale a 2 km a prendere la prenotazione per entrare in Russia.

Potete immaginare come ci siamo rimasti, passaporti, visti, assicurazioni, albergo tutto fatto a regola d’arte come vuole la Russia, e quel soldato mi viene a dire che devo andare a prendere la prenotazione!

E’ stata un’avventura trovare quella strada, e dopo un po’ di giri finalmente l’abbiamo trovata, e ci siamo ritrovati in un grandissimo piazzale dove c’era una baracca di legno.

All’interno vi erano 2 persone che chiedevano i documenti,passaporti, carta di circolazione, e 2 euro e 50.

Per cosa? Per ottenere un biglietto, tipo il numero del supermercato per i salumi, con quel numero abbiamo attraversato il piazzale, e in un’altra baracca, quando sul display è apparso il nostro numero e dopo aver di nuovo consegnato tutti i documenti, ci hanno rilasciato questo benedetto foglio di prenotazione per entrare in Russia.

Ritornati al primo cancello, abbiamo esibito il foglio di prenotazione appena ottenuto, e lo stesso soldato ci invitava a fare il giro dell’isolato!

Sempre più perplessi abbiamo fatto alla lettera quello che ci aveva chiesto, e ci siamo ritrovati in una via con 300 metri di fila, e in lontananza  un semaforo.

Beh il più era passato, come anche le ore!! Infatti nel frattempo si erano fatte le 14. Aspetta che ti aspetta, abbiamo capito come funzionava. Praticamente quando il semaforo diventava verde una macchina alla volta varcava il confine russo!!!! Quando finalmente è arrivato il nostro turno, e il semaforo verde si è acceso piano piano, siamo arrivati sullo stesso cancello, che per magia si è aperto e la sbarra si è alzata!!! Come siamo passati, automaticamente, la sbarra si era richiusa e il cancello pure!!!

Ho pensato… QUESTA E’ LA FINE……da quel momento per percorrere 500 metri ci abbiamo impiegato quasi 4 ore!!!! Avremmo esposto i nostri documenti ogni minuto, a ogni funzionario. Abbiamo dovuto anche compilare due fogli scritti in cirillico, che ovviamente abbiamo sbagliato,  e la funzionaria mi ha minacciato di trattenermi in Russia.

Chiunque abbia intenzione di andare IN RUSSIA, IN PRIMIS DEVE AVERE TUTTI I DOCUMENTI IN PERFETTO ORDINE E POI SUI PASSAGGI DI CONFINE AVERE TANTA…TANTA…TANTA…PAZIENZA!

CONSIDERAZIONI: Repubblica Ceca, Russia, Lituania, Estonia, Finlandia, Norvegia, Svezia, Germania, Austria, Polonia, ognuna di queste Nazioni ha il proprio fascino, abbiamo trovato quasi sempre gente ospitale, cordiale, e curiosa, in ogni città visitata, è stata un insieme di emozioni, tutte molto belle.

COME SI DICE, BISOGNA ADATTARSI PERCHE’ PAESE CHE VAI…..